HARD MUSIC

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HARDCORE

La techno hardcore, hardcore techno o, raramente, noisecore, è un genere musicale derivato dalla techno/new beat, nato in Germania intorno ai primi anni novanta. La sua caratteristica principale di questo periodo è l’uso di una drum machine con un distorsore in modo tale da generare un’onda quadra con pitch decrescente. L’hardcore dell’inizio e della prima metà degli anni novanta (adesso definita old-school) aveva poco più di 130 bpm ed era molto più morbida di quella attuale. Il ritmo della tipica musica techno-hardcore moderna parte da circa 160 bpm in avanti (salvo alcune eccezioni in cui è un po’ più lenta).

Al contrario di quanto si possa pensare, a causa di una forte diffusione di notizie errate, la musica hardcore non nasce nei Paesi Bassi, bensì in Germania; non va confusa con la Gabber (o mainstream hardcore), un sottogenere della techno hardcore che ha avuto origine nei primi anni 1990 nei Paesi Bassi. Gli inizi del genere vengono rintracciati alla fine degli 1980 in Belgio, all’interno della scena new beat con i titoli : Rock To The Beat da 101 pubblicato nel 1988, Saigon Nightmare da 101 pubblicato nel 1988, Warbeat da Bassline Boys pubblicato nel 1989, I Want You! da The Concrete Beat pubblicato nel 1989, I Love You da The Acid Kids pubblicato nel 1988, Doughnut Dollies da HNO3 pubblicato nel 1988, Action In Paradise da Export pubblicato nel 1988, Acid Rock da Rhythm Device pubblicato nel 1989, Also Sprach Zarathustra da Bingo! pubblicato nel 1989, Europe da Christine D pubblicato nel 1989, Do That Dance da The Project pubblicato nel 1990 o Mörder da ZAG pubblicato nel 1989, il primo brano hardcore caratteristico è inciso nel 1989 e pubblicato nel 1990. La traccia si chiama We Have Arrived e uscì nel vinile Reflections Of 2017. L’autore è Marc Trauner, il cui nome d’arte era Mescalinum United, mentre il disco uscì nella label Planet Core Productions nel 1991. Nei Paesi Bassi (e in Belgio) nei primi anni l’hardcore era diffusa da piccole radio pirata che trasmettevano i pochi dischi in commercio. Il primo disco hardcore olandese fu pubblicato dalla Rotterdam Records nel 1992. Il disco si chiamava Amsterdam Waar Lech Dat Dan? degli Euromasters; questo gruppo era composto da due volti importanti della scena hardcore dutch: Paul Elstak e Rob Fabrie. In particolare, il dj Paul Elstak è considerato uno dei padri della hardcore e tuttora attivo nell’ambiente. Nel 1992 dalla Rotterdam Records fu anche pubblicato il disco Poing dei Rotterdam Termination Source, una delle prime hit-hardcore a livello europeo, caratterizzata da un effetto digitale di rimbalzo del tipo “boing”.

Il negozio di dischi Midtown, nel quartiere Nieuwe Binnenweg di Rotterdam, è stato uno dei primi negozi di dischi della musica hardcore. Da qui in poi il suono olandese si è sviluppato ed evoluto in diversi generi e sottogeneri. Rotterdam è stata per quasi tutto il decennio la città simbolo dell’hardcore (tanto che in Italia questo genere veniva chiamato appunto “Rotterdam”). Rotterdam era in contrapposizione alla scena house-acid-mellow di Amsterdam. Successivamente anche Amsterdam e un po’ tutta i Paesi Bassi vengono invasi dall’hardcore; riprendendo l’estetica degli hooligan del Feyenoord, nasce un vero e proprio movimento raver classificato come gabber (che in olandese-yiddish significa “amico”).

Il movimento gabber e la musica hardcore nei Paesi Bassi hanno il maggior sviluppo nel 1996: all’epoca c’erano diverse fanzine (thunder-magazine, strobe…) e diversi programmi televisivi (hakkkkke tv, presentato da mc Drokz, BOUNZE, presentato da Charly Lownoise e Mental Theo, eccetera).

L’hardcore fin dalla sua nascita è stato l’unico genere musicale di origine elettronica a creare un vero e proprio movimento culturale, al pari del punk o del metal. Si distingue soprattutto nel panorama musicale elettronico per la presenza di numerosissimi sottogeneri, che caratterizzano altrettanti segmenti di mercato dell’industria musicale dedicata.

Early hardcore

Con questo termine si fa riferimento alla musica hardcore (principalmente olandese) prodotta dal ’93 al ’98. All’interno di questa troviamo i sottogeneri: classixx, happycore, artcore. Precursori sono stati gli olandesi 3 Steps Ahead, Paul Elstak, Dano, Gizmo, Buzz Fuzz e dj Prophet (gli ultimi 4 conosciuti insieme anche come The Dreamteam).

Millennium

Con questo termine si fa riferimento alla musica hardcore – soprattutto olandese e italiana prodotta a cavallo dell’anno 2000 (dal ’98 al ‘2005). Si sovrappone in parte alla new style. I principali produttori sono stati italiani come The Stunned Guys, Tommyknocker, Art of Fighters, Noize Suppressor e Impulse Factory, ma anche olandesi del calibro di Bass D & King Matthew. Si tratta del periodo in cui l’hardcore andava più di moda in Italia, quando ormai era terminato il periodo della Early Hardcore di impronta olandese.

Main style

Il main style è quel genere che comunemente viene definito hardcore e che rappresenta principalmente l’hardcore prodotta dal 2005 al 2016. È caratterizzato dalla grande durezza dei suoni, con estesi pezzi di cassa molto distorta e intermezzi melodici molto curati che la rendono più simile alla hardstyle. È uno stile spesso criticato dai puristi del genere perché ritenuto la rovina della hardcore storica. Il genere più famoso e maggiormente ascoltato con artisti di notevole spessore e bravura. Anche se il genere è ascoltato e prodotto in tutto il mondo i più grossi centri di produzione sono l’Olanda e L’italia. Il genere si distacca molto dagli altri generi per il suo “sound” tipico, caratterizzato da casse molto distorte con melodie ritmate e spesso parti rappate dagli MC.

Uptempo

Genere sviluppatosi nei primi anni 2010 ma venuto alla ribalta a metà del medesimo decennio. Il sound è caratterizzato dalle sonorità più dure della mainstyle, bpm maggiori tra i 190 e i 220 bpm con basso in levare più graffiante a differenza della Frenchcore. Il genere è venuto alla ribalta grazie a F. NOIZE e Partyraiser.

Frenchcore

La Frenchcore è un sottogenere della Hardcore techno proposto soprattutto in Francia. È un genere molto veloce e ritmato caratterizzato da sonorità rave. I tratti distintivi rispetto alle altre forme di hardcore sono la cassa “dritta” e acida e il basso in levare distorto e potente. In molti casi risulta avere influenze dall’ambiente Industrial o Tekno. Il tempo, quasi sempre in 4/4, si aggira solitamente tra i 190 e 230 BPM. La Frenchcore nasce dai sottogeneri della Hardcore più ripetitivi e ballabili fortemente influenzati dal mondo dei free party.

Il genere nasce fortemente improntato su effetti ritmici, percussioni e loop industriali ma nella seconda metà degli anni 2000 inizia a svilupparsi un’altra corrente caratterizzata da arrangiamenti più melodici o psichedelici e casse intonate, influenzate dalla Hard trance e dalla UK Hardcore. Questa direzione alternativa, inizialmente sperimentata da artisti come The Speed Freak, Hunterwolf e Roms, ha raggiunto la sua maturità con la fondazione della Peacock Records da parte di Dr. Peacock nel 2013, e viene talvolta definita “Melodic” o “Euphoric”, in contrapposizione con la tradizionale Frenchcore priva di elementi melodici importanti. È proprio dall’inizio degli anni 2010 che il genere comincia a guadagnare consensi e a guadagnare spazio nei maggiori eventi hardcore o in festival dedicati. In tempi recenti lo stile della Frenchcore si è sviluppato verso composizioni, armonie e ritmi più complessi, affiancando al classico 4/4 tempi non binari come il 3/8 e il 5/8 oltre a influenze dalla musica classica.

Darkcore

Per darkcore o darkside si intende un sottogenere musicale di breakbeat hardcore e jungle emerso nel Regno Unito tra la fine del 1992 e il 1993. Il darkcore viene riconosciuto come uno dei diretti precursori del genere drum and bass e si caratterizza per le atmosfere cupe e minacciose in opposizione a quelle ludiche dell’happy hardcore, che costituisce anche esso un’evoluzione del breakbeat hardcore.

Il darkcore è caratterizzato da breakbeat aggressivi, spesso sincopati, linee di basso a bassa frequenza e un pesante ritmo di 4/4. I brani sono generalmente compresi fra i 150 e i 167 battiti per minuto. Molte tracce sono caratterizzate da campionamenti cupi che comprendono voci distorte, suoni di sintetizzatore, colonne sonore di film horror, o grida di aiuto che contribuiscono a creare sonorità confuse e sinistre. Con l’evolversi dello stile, i produttori iniziarono a sostituire le sonorità horror a effetti sonori come il riverbero, il delay, il pitch shift e, soprattutto, il timestretching, che viene spesso applicato ai campionamenti e ai breakbeat.

Happy hardcore

L’happy hardcore è l’utilizzo di campioni di musica pop con stesure e distorsioni hardcore. Nasce nel 1993 in Inghilterra in poco tempo si diffuse in tutta Europa, soprattutto nei Paesi Bassi e Germania. In questo caso il genere è abbastanza veloce, variando all’incirca tra 170 e 180 bpm. I più famosi artisti sono i Dune, 3 Steps Ahaed, Scott Brown e Dj Paul Elstak. Anche il DJ e produttore Coone (noto soprattutto in ambito hardstyle) agli inizi della carriera è stato famoso per delle produzioni happy hardcore. Da qui si è formato un sottogenere, l’happycore, che è la combinazione tra hardcore dutch e happy hardcore.

Makina

Nata in Spagna negli anni 90 e molto popolare in Giappone, la makina parte da 150 fino ai 190 BPM. Simile all’early happy hardcore, definita da un battito più leggero e sonorità rave. Gli artisti più popolari sono M-Project, PJ Makina, nadeco, Xavi BCN, Ruboy e DJ Depath.

Nightcore

Un nightcore edit è una cover che accelera il tono e il tempo del materiale sorgente del 10-30%. Il nome deriva da Nightcore, un duo norvegese che ha pubblicato versioni con pitch shift di canzoni Trance e Eurodance. Ha sonorità che richiamano l’happy hardcore.

Industrial hardcore

L’industrial hardcore inizialmente si formò in Francia nel 1993 come genere sperimentale da Laurent Hô. Altraverso i Micropoint e Manu Le Malin si formò un genere più definito. Il genere ha pochissimi accenni melodici e le sonorità sono molto ricercate, particolarmente basate soprattutto su “giochi di cassa” a 170/190 BPM.

A fine anni 90 l’industrial ha preso due strate differenti: da una parte si è semplificato e velocizzato diventando frenchcore, da un’altra è stato adottato in massa dagli olandesi che non gradivano la Nu Style, rallentando i bpm e aumentando la violenza delle casse.

Jumpstyle

La jumpstyle, anche semplicemente conosciuta come “jump”, è un genere ballato basato su veloci movimenti delle gambe alternati a grandi movimenti delle braccia. Più che nell’hardcore, la jumpstyle è anche riconosciuta come un sottogenere della hardstyle, dove talvolta viene usato questo tipo di ballo.

Old school techno hardcore

Con il termine “old school” si fa riferimento al sottogenere techno-hardcore che ha portato allo sviluppo nel 1993 del genere hardcore il periodo old school parte dal 1990 al 93. Le sonorità erano “povere” anche se tuttavia i vari stili e generi moderni hardcore sono derivati da questo tipo di musica. I ritmi si attestano sui 130/140 BPM al massimo.

Nu-style hardcore

Genere prodotto soprattutto nella fine negli anni novanta, che sostituì l’early hardcore. È un genere più duro rispetto all’hardcore “happy”, più veloce e ritmata. La nu-style è caratterizzata da melodie, sonorità semplici, e bassi bpm I BPM variano dai 140 ai 180.

Speedcore

La speedcore è uno dei sottogeneri più estremi, nata negli USA a metà anni 90, ma adottata in Germania, Svizzera con il nome di Gabber (vedi più sotto) è dotata di una grande durezza e di una velocità estrema, con sonorità semplici ma molto veloci la speedcore ha velocità comprese tra i 250 e gli 800 BPM. In Italia il collettivo MSP (Milan Speedcore Project) ha lanciato il genere a fine anni 90. Genere quasi estinto da metà anni 2000 a metà anni 10, sta avendo una rinascita, sul successo dell’uptempo / terror.

Terrorcore

La terrorcore è il termine olandese per la categoria di sottostili che siano più duri dell’hardcore. Quindi è un termine che copre tanto la Speedcore, quanto l’industrial, quanto l’hardcore più dura. La velocità varia dai 200 ai 250 BPM. Con l’affermazione dell’uptempo e di alcune varianti più veloci, molti chiamano terrorcore anche questo genere. Negli stati uniti questo genere viene definito terrorcore.

Gabba

Con il termine Gabba (che evidentemente deriva da Gabber, quando questo era considerato anche un genere musicale) è il modo con cui i tedeschi definiscono ogni stile che non sia Hardcore Olandese. Quindi Terror, industrial, speedcore vengono tutti definiti Gabba. Termine andato in disuso con la progressiva scomparsa della scena tedesca, ma ancora utilizzato nella zona di Berlino e della Sassonia.

Splittercore / Extratone

La noise hardcore, meglio conosciuta come “splittercore”, è il sottogenere più estremo dell’hardcore. Ha una sonorità molto violenta, con vere lacerate all’orecchio, con ritmi che partono da 600/700 BPM per arrivare anche fino a 5000 BPM. Data l’estrema velocità queste tracce sono solitamente prive di frequenze basse (in quanto non hanno il tempo materiale di espandersi) e particolarmente spinte sulle frequenze alte. I suoni sono solitamente caratterizzati da lunghe e ripetitive onde di tipo white noise e suoni industriali pesantemente distorti. Genere ascoltato pochissimo per via del sound estremo.

Crossbreed

Sottogenere sviluppatosi sul finire degli anni 2000, che unisce sonoritá industrial hardcore con la drum n bass. Le produzioni Crossbreed generalmente si mantengono sui 175BPM, ma in alcuni casi possono spingersi anche sui 190BPM, usando principalmente lo snare come cassa. Ha cominciato a guadagnare consensi a metà degli anni 2010, soprattutto in paesi come Portogallo e Repubblica Ceca.

Doomcore

La doomcore è un sottogenere derivato dall’industrial hardcore, caratterizzato da ritmi più lenti rispetto al resto del panorama hardcore (si va dai 125 fino a un massimo di 140 BPM), melodie cupe e dark, e kick molto distorti.

UK hardcore

Caratterizzata da produzioni che possono variare dai 160 ai 180 BPM, con un ritmo irregolare, influenze breakbeat piuttosto che drum and bass, e talvolta delle forti presenze di sampling da parte degli artisti al interno delle tracce, e viene chiamato UK hardcore proprio perché è un sottogenere prodotto tipicamente da artisti inglesi, nonché le sonorità che agli inizi degli anni 90 contribuirono a tentare di sviluppare un movimento hardcore anche in Inghilterra, a partire dalle scene rave locali, per poi essere successivamente esportate anche nei Paesi Bassi riscuotendo, per quanto riguarda alcuni artisti in particolare, un discreto successo.

J-core

Stile ispirato al mondo dell’animazione e alla cultura pop giapponese, e inventato presumibilmente da DJ Sharpnel. Nell’infinito panorama dei sottogeneri hardcore, per il più delle volte divisi da piccolezze artistiche troviamo l’artcore, sottogenere dell’early hardcore ideato da Patrick van Kerckhoven, in arte Ruffneck, nel 1993, ed è la combinazione tra hardcore Dutch e brekbeat. La Trancecore e la psycore due sottogeneri dell’early hardcore il secondo, ideato da Michel Klaassen nel 1996 ed è la combinazione tra hardcore Dutch ed elementi psichedelici.

Esistono inoltre due sottogeneri risultato di unioni tra i vari generi: la trashcore, a metà tra speedcore e old-school, presenta casse meno dominanti, piatti e clapper molto accentuati, e rumori particolarmente distorti e fastidiosi, dando un effetto generico di “scarsa qualità”;la neurocore è il risultato della fusione tra breakcore industriale e speedcore.

 

HARDTECHNO

L’hardtechno è un genere di musica elettronica derivato dalla techno, caratterizzato da un ritmo molto veloce (da circa 145 a 170 BPM), suoni distorti e un’atmosfera aggressiva. Si distingue per l’uso intensivo di drum machine con distorsori, producendo un suono “incalzante” e industriale. Sebbene nato in Germania e in alcuni paesi del Nord-Est Europa, negli anni si è diffuso anche in Spagna, Francia, Belgio e Italia. Si caratterizza per una ritmica ossessiva e incessante, creata con drum machine e distorsori; suoni distorti e aggressivi, a volte con elementi industriali. Si differenzia dalla techno più “morbida” o dall’hardstyle. A seconda delle influenze, può avvicinarsi a generi come lo schranz o avere contaminazioni industrial.

Hardstyle

La musica hardstyle nasce poco prima del 2000 con forti influenze dalla musica hard trance e hardcore. Il genere è evoluto e molto seguito nei paesi del nord europa come i Paesi Bassi e Germania. Le prime produzioni che possiamo catalogare come hardstyle nascono proprio in questi anni nei Paesi Bassi, che prima proponevano Hardcore e Oldschool, cominciano a proporre questa ulteriore evoluzione che si differenziava proprio per la differenza dei battiti, più lenti rispetto al genere padre, che la rende similare alla Hardcore/Hard trance. La Q-Dance ha coniato il termine Hardstyle nel mondo il 4 luglio del 2002.

L’hardstyle si divide in due categorie: la Early e il Nu-style (euphoric e rawstyle). La Early è l’hardstyle originale (dal 2001) caratterizzata da melodie semplici fatte quasi interamente di bassi o screech e la cassa ha un suono più grasso grazie ai bassi profondi e al punch poco accentuato. I brani venivano registrati per i primi tempi, a 135 bpm, poi 140, poi 145 e 150 (circa). Il Nu-style invece è la categoria generata dall’old school attorno al 2005-2006 dove è stata proposta per la prima volta nei grandi eventi come Qlimax e Sensation Black. È molto diverso dalla Oldschool pur avendone conservato certe caratteristiche come gli screech tipici di intro e outro nelle canzoni, anche se più forti e accentuati, e la tipologia di cassa che alcuni producer ancora usano in alcuni brani. I kick sono molto più distorti e compressi rispetto al passato, vengono usati tipici lead dance e trance, più complessi del mondo dance ma meno di quello trance, in più vengono usate molto nella parte che tende verso il ritornello principale parti cantate e/o assoli di piano o archi. La velocità in serata varia da un minimo di 150 ad un massimo di 160 bpm. Nell’ultimo periodo si è vissuto un ulteriore cambiamento in questo genere musicale, con la creazione di due sottogeneri: il primo, caratterizzato da un uso di melodie più euforiche e l’incremento dell’uso dei vocal, chiamato per l’appunto Euphoric, che ha come principali esponenti Wildstylez, Headhunterz (noti anche per la loro coppia Project One), Brennan Heart, Code Black, Frontliner, Da Tweekaz, D-Block & S-Te-Fan, Coone, Noisecontrollers, Max Enforcer (anche conosciuto come Evil Activities nell’ambito Hardcore), Technoboy e Tuneboy (conosciuti anche come TNT). Il secondo, portato avanti da artisti come Delete, E-Force, Deetox, B-Front, Sub Zero Project, Zatox, Crypsis (alter ego del dj hardcore Crucifier), Ran-D & Adaro (che insieme formano i Gunz 4 Hire), High Voltage (alter ego del dj hardcore Nosferatu), The R3belz, Typhoon, Titan, Dj Thera (conosciuto ai tempi come Brennan & Heart, in coppia con Brennan Heart), è la cosiddetta “rawstyle”. In questo sottogenere musicale la cassa fa da protagonista, essa viene quindi accentuata e posta in rilievo, prevalgono melodie più cupe e l’uso massiccio di screech, rendendo le produzioni più grevi rispetto al resto del genere.

Electro-Industrial

L’electro-industrial è un genere musicale emerso dalla musica industriale nei primi anni ’80. Mentre l’EBM (Electronic Body Music) ha una struttura minimale ed una produzione pulita, l’electro-industrial tende ad avere un suono più grintoso, complesso e stratificato con un approccio più sperimentale. Lo stile è stato sviluppato da band come Skinny Puppy, Front Line Assembly, Numb e altri gruppi. All’inizio degli anni ’90, da questo genere si sono sviluppati la dark electro e tra la metà e la fine anni ’90, la propaggine aggrotech. La base di fan per lo stile è collegata alla sottocultura rivethead. Dopo che il movimento EBM si dissolse all’inizio degli anni ’90, l’electro-industrial si guadagnò una popolarità crescente nella scena dei club internazionali. In contrasto con lo stile EBM dominato dalla “cassa dritta”, i gruppi elettro-industriali utilizzano ritmi più aspri e voci roche, distorte o digitalizzate. Diversamente dal rock industriale, i gruppi elettro-industriali evitavano per lo più le chitarre, eccezion fatta per gruppi come Skinny Puppy, che usavano elementi di chitarra elettrica dalla metà degli anni ’80 in canzoni come Testure o Dig It, e Numb in canzoni come God Is Dead.

Dark electro

La dark electro è uno stile derivato dall’electro-industrial, sviluppato all’inizio degli anni ’90 nell’Europa centrale. Il termine descrive gruppi come yelworC[18] e Placebo Effect[2] ed è stato utilizzato per la prima volta nel dicembre 1992 con l’annuncio dell’album Brainstorming, il debutto di yelworC[19]. Lo stile è stato ispirato dalla musica di The Klinik e Skinny Puppy. Le composizioni includevano paesaggi sonori horror gotici, temi occulti e grugniti o voci distorte. Gli yelworC erano un gruppo musicale di Monaco di Baviera, formatosi nel 1988. Le basi del movimento dark electro risalgono all’inizio degli anni ’90 e grazie all’etichetta tedesca Celtic Circle Productions. Negli anni successivi, l’elettronica oscura fu rimpiazzata da stili influenzati dalla techno come l’aggrotech e il futurepop[2]. Altri gruppi per praticare lo stile includevano amGod, Trial, i primi Evil’s Toy, Mortal Constraint, Arcana Obscura, Splatter Squall, Seven Trees, Tri-State e Ice Ages.

Bounce

La Melbourne Bounce, conosciuta anche come Old School Bounce o più semplicemente Bounce, è un genere di musica elettronica derivante dall’house che è spopolato negli anni compresi tra il 2013 e il 2016. Tra i vari esponenti di questo genere sono presenti Will Sparks, Timmy Trumpet, Reece Low, Joel Fletcher, SCNDL e Uberjak’d. Tra gli elementi caratterizzanti troviamo una melodia molto caratteristica del genere, che viene comunemente eseguita da un synth che emula il suono di una Tromba o da un altro synth caratterizzato da una forma d’onda a forma di dente di sega. Il tempo delle canzoni, indicato dai BPM, si aggira attorno ai 128/130 BPM, il che rende il genere perfetto per essere eseguito in molti festival di musica elettronica.

Aggrotech

La Aggrotech (nota anche come hellektro o Endzeit Elektro) è una forma derivata dalla musica Electro-industriale e dalla dark electro con una forte influenza dell’hardcore industriale (grancassa techno diretta della Roland TR-909 uniti ad oscillatori come il Supersaw della Roland JP-8000) che sono emersi per la prima volta a metà degli anni novanta. Inizialmente il termine “Aggrotech” veniva usato per i tour di band come i Kevorkian Death Cycle, assumendo in seguito significati diversi. Dalla metà degli anni 90, cominciò ad essere usato per descrivere le nuove sonorità nate dall’evoluzione dell’electro-industrial caratterizzate da una struttura dura e marcata (harsh sta per “duro”, “rigido”, ma anche “stridente”), con beats aggressivi e generalmente in uptempo, con una forte influenza della techno music, e versi di natura militante, pessimista o esplicita. Tipicamente, le parti vocali sono distorte per essere aspre e sintetiche, nette e senza toni; vengono aggiunti anche effetti statici e glitch. Gli artisti di questo genere infatti usano spesso strutture melodiche atonali.

Schranz

La schranz è uno stile derivato dall’ hardtechno. Viene suonata anche con due o tre dischi contemporaneamente così da sovrapporre frequente e groove. Il suono suono è prettamente distorto e le sue frequenze creano un vero e proprio “raschio” i bpm vanno dai 145 ai 160. Questo genere generalmente non veniva suonato in vere e proprie discoteche, ma in festival e rave. Anche se alcuni club Europei come il Kashmir Club di Budapest erano un’istituzione e hanno visto passare da lì alcuni dei migliori talenti del genere. Precursore di questo genere è Chris Liebing dopo di che si è dedicato a sonorità prettamente techno. Successivamente proposta da artisti tedeschi quali ArkusP, Sven Wittekind, Robert Natus e da alcuni Sudamericani quali Lukas, Alex Tb e Buchecha e altri. Questo genere era molto diffuso nell’Europa dell’est, in paesi come la Repubblica Ceca, Slovenia e ad ovest in Germania, Paesi Bassi e Belgio e Spagna (che dopo è diventata la metà preferita di festival e party hardtechno schranz per un decennio almeno). In Italia questo genere di musica era diffuso in Sardegna. In Italia un’artista che è una vera e propria icona del genere è Dj Barbers tra i maggiori produttori e Dj del mondo, vanta infatti all’attivo numerosissime Release nelle maggiori etichette Schranz del panorama mondiale. La Sardegna vanta un movimento Hardtechno Schranz dal 2005 oggi, ora tra i più importanti in Italia e nel mondo. L’organizzazione HARDSTATION oggi è un punto di riferimento per il panorama Schranz, fondata da dj BARBERS supportato da alcuni talenti produttori sardi quali Barka&Taris, Xavier, Recycle Duo e ISN continua a presentare party Schranz nel capoluogo sardo di Cagliari.

Hard trance

Si definisce così quel genere di musica trance che segue l’onda di quelle produzioni che nei primi anni novanta diedero alla techno music il nuovo genere trance, distaccandosi di molto. Precursori della sottocategoria sono produzioni dell’etichetta belga Bonzai Records e le produzioni di Emmanuel Top Il confine con la hardcore è molto labile in quanto produzioni hardtrance valide sono anche suonate da dj hardcore ed etichette hardcore che ricercano la bellezza dei suoni piuttosto che la violenza timbrica come nel caso della Supreme Intelligence.

Bochka

Non è un genere musicale distinto, ma viene spesso associato all’hard techno e alla techno industriale, come si può vedere dalle tracce e dalle pubblicazioni che lo utilizzano.

Neo-Rave

Genere musicale di nicchia che fonde elementi di nu-rave (un mix di rave, musica elettronica, punk e new wave), musica dance elettronica (EDM), e hardstyle o techno hardcore. Si caratterizza per ritmi veloci e percussivi e un’atmosfera energica, che lo distingue da altri generi elettronici più tradizionali. Combina l’energia della musica da rave con melodie e ritmi provenienti dalla new wave, dal punk e da altri generi elettronici. Predilige ritmi veloci, potenti e percussivi, tipici della techno hardcore e hardstyle. Fa ampio uso di sintetizzatori, drum machine e altri strumenti elettronici per creare le sue sonorità.